Questo blog genera un impatto sociale minore di zero!

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[CultoZero] - puntata pilota

23.9.10
La risposta di Michele Santoro alla nota del Presidente di garanzia della Rai Paolo Garimberti che si è espresso a favore della prosecuzione di Annozero:

"Il Presidente e' stato informato meticolosamente e passo per passo degli sviluppi che riguardavano la mia vicenda. Comunque egli la pensi a riguardo avevo chiesto che si pronunciasse con chiarezza e adesso lo ha fatto. Le chiacchiere stanno a Zero. Anzi ad Annozero. Perciò spenga pure il cerino e accenda la tv. Torniamo a settembre"



Ed ecco il commento di Mighèle Capadocazzo, conduttore della trasmissione concorrente CultoZero, in onda tutti i giovedì sui blogz associati alla Death Sbroc Armageddon® (colonnina a sinistra) :






Grazie Mighèle.



Seguono i pareri dello staff di CultoZero e dei rappresentanti del Popolo Vaiolo, zoccolo duro del programma.


















Ci vediamo ad ottobre.

Tomorrow's Dream

20.9.10


E' ormai evidente che qualche milione di persone in tutta Europa abbia accumulato una sufficiente dose di rottura di cazzo dal '68 ad oggi e quindi abbia deciso di imbastire una controriforma culturale agli inizi di questo nuovo secolo.
Occorreva giusto attendere due segnali:
1) l'indebolirsi del "terrore nero", cioè la paura che il totalitarismo fascista ritornasse dall'aldilà come nei più famosi sequel horror degli anni '80; una forma d'ansia indotta molto diffusa nei licei, attraverso i media e nei circoli culturali dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi e che solleva l'indignazione pubblica, allo stesso modo in cui si innesca una ola allo stadio, ogniqualvolta la politica si avvicina ad argomenti complessi come la gestione dell'immigrazione e il controllo sull'economia statale;
2) lo spegnimento della brain-washing machine innescata 50 anni orsono dalla rivoluzione sessocostumpantaloniazampoliticale, causa esaurimento scorte di carburante (leggasi, la massa non trova più motivi validi per protestare)

Il meccanismo di base è molto semplice. I fatti storici dalla rivoluzione industriale ad oggi (da quando cioè gli stati Europei, da enormi tabelloni di giuoco dei regnanti, si sono trasformati in macro-organismi generatori di ricchezza economica) ci hanno insegnato che ogni forza o movimento politico nasce per conseguenza della forza contraria che lo opprime. Insomma, ogni dominio e ogni regime imposto cedono sotto le spinte dei movimenti di opposizione e rivolta che loro stessi hanno aizzato, facendo un tonfo proporzionale ai propri sforzi di auto-conservazione.

Il risultato è voce del verbo PPE, che rappresenta il centro-destra europeo, come nel grafico sottostante.

Reuters, risultati elezioni europee Giugno 2009

Oggi, dopo la recentissima affermazione della destra in Svezia con tanto di partito xenofobo moriremotuttisbrocsbroc [poveri radical-chic emigrati, li vedremo rientrare in massa?] ed il giro di vite sui rom nella Francia di Sarkò, è sempre più chiaro che il continente europeo ha cambiato non solo il colore ma anche la sua posizione: è passato a quella di guardia.

D'altra parte il nome Europa, storicamente nato per identificare il presidio territoriale ante-africano sulle coste del mediterraneo, ha acquisito il primo significato politico nell'identificare il collettivo di popoli franchi, germanici e latini che hanno fermato l'invasione araba nella Battaglia di Poitiers.

Il cerchio si chiude. L'Europa nasce e si evolve come manifestazione di quel fenomeno di cui parlavamo sopra, cioè la genesi di un movimento per opposizione e reazione ad una forza contraria, che poi è anche il terzo principo della dinamica di Newton.
Tanto per dire che se lo ignori sei veramente un imbecille.



Una Nerchia Vale Più di Mille Parole

17.9.10

Noi facciamo parte del
movimento Sturmo & Drango per autoproclamazione, autodefinizione nonchè autoevidenza.
Quelli dello Sturmo & Drango sarebbero i nostri amici, se avessimo degli amici.
Sarebbero le nostre madri e i nostri padri, se avessimo madri vecchie, stronze e puttane, piorreiche coi baffi e padri sodomiti negri e judei eroinomani mitomani, senza mani, ma coi baffi.

Per cui noi cultisti abbiamo deciso alla bianimità di partecipare al Concorso Minchianera Awardz per Blogz indetto da Capitan Findus -che Chtulhu gli trombi l'amica immaginaria- e di conseguenza, vinceremo.


Il logo dei Minchianera Awardz. Avete visto? E' negro!


Se qualcuno di voi, colpito dalle nostre parole, ha mai desiderato vederci sprofondare in un mare magnum di merda e sperma di toro crocefissi e straziati nelle braccia e nelle gambe cosicchè potessimo muovere solo la mascella per deglutire, allora noi vinceremo.


Se uno solo di voi si è risvegliato sulla tazza del cesso ad espellere dai propri instestini intere popolazioni del sud est asiatico affogate nella melma e a vomitare colonie centenarie di insetti centroafricani dopo aver considerato con attenzione i nostri discorsi, allora noi vinceremo.

Se uno solo di voi si è divorato la ghiandola pineale dopo aver carpito il significato dei nostri insegnamenti di vita per veri stronzi amanti dell'odore di agent orange prima, dopo e durante i pasti, allora noi vinceremo.

Se qualcuno di voi, dopo aver seguito alla lettera alcuni dei nostri consigli per gli acquisti, è stato rinchiuso in una cella e violentato a turno da una tribù di negri cannibali* che si davano il cambio schiaffeggiandosi le natiche e ridendo gaiosamente mentre si nettavano i chilometri di fava con la vostre magliette di cotone del bangladesh, allora noi vinceremo.
*provenienti da una a caso fra quelle nazioni africane che contengono la parola progresso nel loro motto di bandiera




Ma se ci fosse qualcuno fra voi che non abbia intimamente assimilato et apprezzato et divulgato et amato et glorificato il nostro contributo alla futile e vergognosa innioranza mediatica che fa molto "siamo nel ventesimo secolo" e di conseguenza non sia stato irrorato da una calda et benedetta luce nera et divina al suono delle nostre parole cariche di ingordigia, odio, diniego e ferormoni...
Ebbene egli incontrerà sulla sua strada l'eterna umiliazione ed i malesseri fisici e psicologici riservati ai pezzenti, ai poveracci, ai disgraziati e agli inferiori.
Ebbene egli aveva sette anni quella volta che in colonia bagnò il letto e trascinato sotto la doccia per le orecchie, schernito, era nudo.
Nel collegio il suo vicino di branda gli faceva gli occhi dolci ed egli aveva dentro tanta paura e non sapeva cosa fare.
Ebbene egli continuerà a masturbarsi ed è convinto che non avrà mai un figlio.*

*sicuramente non sapete che cotanta poesia è liberamente tratta da qui, svantaggiati innioranti


Perchè noi vinceremo.
Ma cosa vinceremo? Cosa?

Il simbolo fiero et foriero di virtute et canoscenza. La sempiterna arca di divina gloria et sapientia et splendore. La chiave del mastro, terribile guida, faro, ascia bipenne della civiltà.




La nerchia.




Il premio dei MCNR Awards 2010: una nerchia



E poi presenzieremo alle crapulose premiazioni e presteremo grande attenzione alle poppe colossali della mattatrice di serata ma questo solo per fare invidia a voialtri eterni villipesi, segaioli di un pensiero corretto, consapevole e solidale e quindi ghèi e destinato a dolorosa estinzione.










NOTA per gli amanti del cinema vecchio e stantio che oggi non guarda più nessuno perchè ci sono il treddì e la cigi-ì: è evidente anche ai più stronzi che ivi sono disseminate diverse citazioni del sommo capolavoro filmico del novecento dal titolo "Quella Nerchia Accanto al Cimitero" [aka "Mamma, ho Perso la Nerchia"]

YES, THEY CAN!

13.9.10
Puro genio...




"MENAGRAMO D'UN MENAGRAMO!!!"

12.9.10
Gavin Rossdale...

...forse vi ricorderete di lui per i suoi trascorsi "pseudo grunge" nei Bush, o per la sua triste comparsata in Costantine...o, ancor meglio, per sua moglie (Gwen).
Quel che è certo è che il caro Roger Federer se lo ricorderà a lungo per questo...


US OPEN 2009 - DAY 15 - R.FEDERER VS J.M. DEL POTRO...vince DEL POTRO.
Il record d'imbattibilità agli US OPEN di Roger viene infranto...e Gavin c'era.


US OPEN 2010 - DAY 13 - R.FEDERER VS N. DJOKOVIC...vince DJOKOVIC.
Gavin, ovviamente, c'è.

Ora, secondo voi, qual'è l'unica considerazione plausibile?
Vi do un piccolo aiutino eh...



NORTON... wins!

11.9.10


















Sono quei momenti che non arriva sangue al cervello e non sai cosa dire...

[R.] SKINWALKER #1, L'INIZIO DELLA FINE...

8.9.10

Poco tempo fa ho avuto modo di discorrere di fumetti con un tipo che del settore non ne masticava un cazzo, e mi spiegava - tra un delirio
di onnipotenza mascherato da disturbo narcisistico e un sorso di gin-tonic - che leggere fumetti, per lui, non era altro che "bruciare del tempo prezioso nella lettura di futili scarabocchi privi di senso e fatti a caso".

Ora non ricordo la discussione nei dettagli, so solo che a fermare l'inevitabile impatto del mio modestissimo pugno "in canna" contro il suo fottuto naso fu la conclusione della sua inutile apologia contro la nona arte. Ve la riporto per dovere di cronaca:

"Perchè no? Se esistesse un fumetto abbastanza interessante, ricco di contenuti originali e bizzarri, disegnato bene e con cognizione di causa (!?)...lo leggerei!".

A quel punto la mia mente si rilassò. La mano abbracciò il collo della bottiglia di birra che, fino a pochi istanti prima della conclusione del monologo, dominava sul tavolino del bar in segno di scherno al gin-tonic del "saputo". Portai il collo della bottiglia alla bocca e ne bevvi un lungo sorso.
Solo quando la riappoggiai al tavolo mi resi conto che stavo ridendo come uno stronzo.
Non era un ulteriore segno di disprezzo per le cazzate da poco proferite dall'ignorante, no. Era un gesto sincero. Un gesto impulsivo, selvaggio, automatico, una reazione equilibrata ad un'azione spontanea.
Perchè c'era del vero nelle parole di quel potenziale neofita. Al di là dei meri e artificiosi pregiudizi c'era (e c'è) una profonda verità che coinvolge tutti gli appassionati del settore, professionisti o fan che siano.

La verità è che in una realtà come quella odierna, dove le idee buone valgono più dell'oro (e del rame!) , è necessario liberare i tesori partoriti dalla nostra mente. Non si tratta solo di dar aria a delle belve tenute in gabbia troppo a lungo, no...si deve creare! E per farlo non è necessario essere chissacchì, bisogna solo avere l'idea giusta e crederci.

Ecco perchè mi sento in dovere di dire che i ragazzi della Bookmaker hanno fatto centro! Ecco perchè mi sento di rovinarmi le mani a suon di applausi per elogiare l'idea originalissima e oltremodo affascinante di Massimo "DEH" Rosi! Ecco perchè mi commuovo di fronte al tratto dinamico e sentito di Francesco Della Santa! Ecco perchè SKINWALKER
ESISTE!

Perchè il mondo
DEVE sapere che esiste una realtà che NON può e NON deve essere sottovalutata! Perchè la gente DEVE poter tornare a sognare grazie alle idee altrui! Perchè le storie belle, di questi tempi, valgono più dell'oro...e del fottutissimo rame.

Skinwalker è sicuramente uno dei prodotti italiani più originali del momento e ho ragione di credere che possa facilmente varcare i confini di un paese che, purtroppo, deve ancora perfezionare la sua postura nei confronti del fumetto d'autore. Un viaggio in un universo magico e inesplorato che corona una realtà vastissima e oltremodo intrigante (dai freddi simulacri moscoviti alle vaste steppe siberiane).

Se, come recita il titolo del primo volume di una lunga saga, l'avventura per voi si rivelerà essere "l'inizio della fine" ben venga! Finchè queste idee preziose continueranno a macchiare la carta vergine non potrete rimanere delusi. Mai...






Oil on canvas

7.9.10
(articolo arricchito dagli splendidi dipinti della Tate Gallery, Londra)





In sostanza, la British Petrol è supporter ufficiale della Tate Gallery da vent'anni ma nel frattempo è riuscita anche a devastare lo spazio marino nel golfo del Messico.

Indovina indovinello.
Sherlock Holmes ne Il Segno dei Quattro ci ha fatto notare quanto l'iniziativa di un singolo uomo fosse imprevedibile e quanto la situazione fosse invece agli antipodi quando si consideravano le gesta di un gruppo di persone.
Figuriamoci allora che reazione inedita ed originale possa avere il (proverbiale) gruppo di artisti moderni di fronte al party celebrativo ospitato dalla Tate Gallery in onore della compagnia petrolifera più famosa del decennio.

LINK

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Imprevedible e sbalorditivo.
Cioè, la manifestazione di protesta del 29 Giugno scorso promuoveva la richiesta degli artisti di negare la sponsorizzazione della BP alla Tate perchè:

a) il logo della BP macchia la reputazione della galleria

b) non si può permettere alla compagnia di nascondere le proprie malefatte dietro ai nobili intenti di supporto all'arte contemporanea.





Curioso.
Perchè lanciando questa protesta, la quale pone erroneamente i due fattori del disatro ambientale e della corporate sponsorship in un assurdo rapporto di azione/reazione, i 200 artisti puntano verso il verificarsi di un'ulteriore strage. Quella culturale.
Almeno questo è ciò che ci racconta il corpo dirigenti della Tate Gallery, la quale, dichiarano, non avrebbe potuto raggiungere l'importanza ed il blasone attuali senza il fondamentale supporto di BP.
Ma prima di concludere spieghiamoci meglio:


Osservando il grafico si evince chiaramente come le due attività prese in considerazione, cioè il supporto di BP a Tate e la fuoriuscita di petrolio dalla piattaforma Deepwater Horizon, abbiano un'evoluzione nel tempo indipendente l'una dall'altra e non siano di conseguenza correlate o mutuamente influenzabili; questo ci porta ad affermare con certezza che una qualsiasi azione esterna intrapresa su una di queste due attività non può in alcun modo provocare ripercussioni sull'altra. Ergo, un'azione esterna che voglia, per esempio, produrre un effetto sull'attività in banda nera facendo leva sui fatti correlati a quella in banda blu è assolutamente inutile e superflua in quanto non può in alcun modo produrre tale effetto. Sarebbe come se avessimo voluto tappare un buco a X chilometri sotto al livello del mare facendo comperare due Rembrandt a Tony Hayward.





Magico.
L'universo dell'intellettualità e del politcamente corretto è davvero magico ed emozionante.
Addirittura in questo articolo, chiaramente favorevole alla protesta, si suggerisce una correlazione fra plutocrazia, arte, capitalismo e "Satan himself" (!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?)
che poi è un modo come un altro per dimostrare al mondo di avere il cervello pieno di merda di cane.


(questo non è un dipinto della Tate Gallery, purtroppo)

[R.] THE EXPENDABLES..."roba da mercenari"!

PREMESSA

Ok...
la miniera d'opinioni spendibili per il neonato di casa Stallone si è esaurita in tempi record.
Qualsiasi nostalgico armato di tastiera, con venti minuti a sua disposizione da immolare alla "scienza", ha potuto vomitare la sua nell'oceano multimediale delle bugie senza volto.
Quindi, date queste considerazioni, è ancora necessario meditare e discorrere del prodotto Hollywoodiano più acclamato (nel bene e nel male) del momento!?

"NO!"

Lo dimostra il fatto che questa recensione non è preceduta dalla tanto attesa (hahahaha!) dicitura "COMBO". Lo dimostrano le iperboliche recensioni che dominano i blog più cliccati del web. E dulcis in fundo, lo affermano con un sonoro "STACK" (noto FX dell'accetta) i box office USA.
Quindi che si fa!? Si procede con un'inutilissima recensione di The Expendables oppure ci si para il "popò" chiudendo baracca e burattini in anticipo per tutelare questo spazio, dimenticato da Dio e dai suoi fedeli, dall'inevitabile rovina? La risposta è una e una soltanto...

"si stringono le chiappe, ci si asciuga il sudore e si pesta la tastiera!"

Perchè sono un nostalgico con trenta minuti da buttare nel cesso (badate bene, dieci minuti in più possono e DEVONO fare la differenza!). Perchè amo "testarmi" sulle classiche e inutili domande della vita, tipo: "chi siamo?", "da dove veniamo?", "dove andiamo?"..."che ore sono?". E soprattutto perchè mi sento in forte debito con l'ottanta percento dei "big names" che coronano la locandina di questo film.

Quindi bando alle ciance, alla prolissità e alle futili considerazioni...diamo inizio alle danze, cazzo!


Tanto per esser chiari, The Expendables è il prodotto che tutti sognavamo e aspettavamo. Lo Spin off per antonomasia, la fottutissima lega dei Super-"stìcazzi"-eroi riuniti, la citazione nella citazione, l'illogico trionfo del War-B movie, l'apologia dell'anarchia cinematografica, l'araldo della "coatteria", un bagno di sangue gratuito, bla bla BLA.
Si, The Expendables è tutto questo...e nient'altro.
Se non fosse per i classici elementi di presentazione come le locandine, i trailers, i titoli di apertura e di coda stenterei quasi a definirlo un film. E le prove a sostegno di questa mia affermazione sono molteplici! Ve ne cito alcune, giusto per non fare la figura dello stronzo:

-La trama della pellicola ha il medesimo spessore del buco di uno spillo.
-La sceneggiatura è ridotta ai minimi termini, per la serie; "si spara, ci si rilassa, si scazzotta, ci si rilassa, si spara ancora, ci si incazza, si fa esplodere tutto e dulcis in fundo si gode!".
-Il cast è una volgare dimostrazione di potere. Se non siete d'accordo, vi invito a dare un'occhiata ai nomi sulla locandina.
-E' incredibile come l'elemento drammatico del singolo riesca a coinvolgere tutta "la ciurma". Per la serie: "Ragazzi, l'uccello avvizzito di Stallone è andato in tilt per la figlia di un dittatorucolo insulso. Andiamo a salvarla e facciamo saltare il villone del babbo! Così il buon vecchio Sly può farsi una bucchiata con i fiocchi, YEAH!". Chiaro il concetto?
-Gli unici, veri, attori presenti nella pellicola sono due, il caro Rourke e il mitico Lundgren...stop.
-Se Jet Li avesse modo di sentire la voce del suo doppiatore italiano si incazzerebbe parecchio.
-Sly è vecchio...qualcuno se la sente di dirglielo?


Ecco dunque spiegato perchè non mi sento di attribuire a The Expendables il titolo di FILM. Semplicemente perchè NON lo è.
E se proprio volete attribuirgli un titolo, vi consiglio di guardarlo alla stregua di una piacevole estensione del Planet Hollywood con tanto di live-action in diretta.

Se siete ansiosi di vedere un B-Movie made in '80 fatto come Dio comanda aspettate MACHETE...The Expendables non è altro che la band di supporto al gruppo che saprà spaccarci veramente il culo!

VOTO: 7







EMMY AWARDS 2010, NERD POWER!!!

1.9.10

Chiariamo subito una cosa...ignoro l'esistenza di Modern Family e Mad Men, non seguo Glee e l'ottanta % delle serie che hanno fatto furore a quest'edizione degli Emmy Awards. Però, malgrado la mia (apparente?) ignoranza sull'universo "serial" che ha sfondato in seno alla lunga notte degli Emmy, una cosa da dire a riguardo ce l'ho:

"CHE SCHIFO!"

Non è una questione di "de gustibus" o di share. Non è nemmeno una "questione di riflessi"...per me è un fottuto boicottaggio.
Il modo in cui alcune serie sono state bellamente ignorate e declassate ha un non so che di tragico e apocalittico, leggere per credere:
-Lost (la serie del nuovo millennio) torna a casa a mani vuote.
-Fringe (l'erede ufficiale della serie del nuovo millennio) è stata esclusa a priori dalle nominations.
-24 (il serial action del nuovo millennio) è stato malcagato come il primo della lista.

Ora, eslcuse le serie più rilevanti di questo secolo si potrebbe tranquillamente asserire che questa edizione degli Emmy è stata un completo e totale fallimento...e invece no.
In seno a questo vile cabaret di premiazioni inutili e immeritate sono spiccati due nomi che mi hanno aperto il cuore dalla gioia.
Mi riferisco a Dexter, ultima roccaforte delle mie speranze, e a The Big Bang Theory (serie interamente dedicata al mondo nerd).
E mentre il primo (veterano) porta a casa ben due premi (miglior regia e miglio guest star drama), il secondo (neonato) si accontenta del singolo premio al miglior attore protagonista (comedy/musical) assegnato a Jim Parsons (foto) aka il Dr Sheldon Cooper.
Un premio in tutto e per tutto stra meritato da colui che, a gran furor di popolo, è risultato essere l'erede indiscusso, per quel che concerne le capacità interpretative, di Sean Hayes (Jack di Will & Grace).

Ecco dunque elencate le magre (ma buone) consolazioni di un'edizione scarna, inutile e gravida di sorprese...negative.

Vien quasi da piangere, eh?