Questo blog genera un impatto sociale minore di zero!

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La canzone del nerdaccio e del fuoco [che lo brucia]

24.2.10




Mr A.B. wrote:

sapere che Xxxxxxx [dove il cromosoma X indica sesso femminile, ndr] è fanatica anche di "a song of ice and fire" inevitabilmente mette tutta l'opera del buon r.r. sotto una luce inquietante...
stiamo parlando di una demente che spende la vita nella venerazione fanatica di twilight,avatar,harry potter,lord of the rings,big bang theory,supernatural,donnie darko ed un milione di altri braindead-movies\tv-series and books.
se riesce a seguire ed apprezzare la contorta trama dell'unica saga fantasy decente allora forse così decente non è. Ma più probabilmente la esalta (anche questa) perchè,non potendo capire,è convinta che sia un capolavoro inaccessibile...un pò come Yyyyyyy [dove il cromosoma Y indica sesso maschile, forse. ndr] con stockhausen.



Il Giorgione, in tutta la sua bellezza


Greg replied:

Caro A.B.,
mi sono reso conto negli anni che la marea di celenterati fantasyotici, che si invaghiscono di ogni possibile saga fiabesca purchè li elevi al di fuori delle loro inutili vite ancorate allo schermo del pc, ha investito profondamente anche il fenomeno Martiniano.
quindi spuntano forum e post assortiti di gente che si masturba pensando a come forgiare spade ed armature più potenti, che si inventa interpretazioni post moderne di eventi minori e non meglio specificati (ed un motivo ci sarà...) della saga, che passano i giorni ad architettare presunte rivalse belliche, nuove strategie politiche, involuzioni della trama, matrimoni che sconvolgano lo stato attuale dei regni di Westeros per ripagare il proprio fallimento nei confronti di una vita fiera e serena. si cuociono le balle sognando innamoramenti cataclismici e tradimenti gustosi... trattano le cronache con la stessa inutilità con cui hanno trattato il resto della spazzatura su cui si fonda la loro ragion d'essere.

questo francamente non mi fa paura.

io continuo a godermi i personaggi idoli, le budella squarciate, gli stupri, le vendette a catarsi nulla, i piani ben riusciti, le teste mozzate, quelle riattaccate, le scene di sesso, i colpi di scena con martirio collettivo, i cattivi che non riesci ad ammazzare, i buoni che non riescono a vincere, la vendetta, la giustizia, il fuoco & il sangue...

di fronte a questo, accorgermi che qualsiasi altro rifiuto umano detenga la libertà di leggersi le sante pagine e trarne un qualsiasi motivo per gaudire vanamente non mi dà più fastidio del suono di una scoreggia.
che poi è l'equo prezzo dell'esistenza di chi sappiamo noi.



Qui, il sito di uno dei più grandi scrittori viventi

Q: Karate Kid

17.2.10

Daniel San


Negher San


Una delle due risposte è sbagliata.


Anche no...









La progenie che porta il cognome Smith sta negrizzando il -non- negrizzabile.




Fermateli.




E fate ragionare Spielberg prima che, in compagnia dell'inutile Uìll, combini la stronzata del secolo.



Fagli male, cazzo, fagli male


Vagina mine....

10.2.10
Ero alla ricerca di qualche segno vitale dei Tool...e in tutta risposta la rete mi regala QUESTO.





Un side project di quel geniaccio di Maynard James Keenan che vanta partecipazioni del calibro di Trent Reznor e...Milla Jovovich (che comunque fa la sua porca figura!).
L'ultimo EP, C is for (Please Insert Sophomoric Genitalia Reference Here), vanta la bellezza di sei brani, di cui tre sono pregustabili in streaming sul Myspace della band.
Degni di nota sono i brani
Vagina Mine (alive @ Club Nokia), Potions (feat Trent-sticazzi-Reznor) e The Mission (feat Milla-abbbona-Jovovich).

Il resto lo lascio al vostro udito...










Esteqlal, azadi, jomhuri-ye eslami




Nucleare IN Iran.


Nucleare SULL' Iran.


Una delle due risposte è sbagliata.

Link1 Link2 Link3 Link4 Link5

RECENSIONE - Dante's Inferno...

9.2.10
" Nel bel mezzo di una nevicata prepotente mi ritrovai sull'Xbox la Divina Commedia...e la diretta via era smarrita!"



Se n'è parlato tanto, giustamente troppo per un gioco che vanta un richiamo esplicito ad una delle opere poetiche più imponenti della storia della letteratura.

E' dunque d'obbligo fare un po' d'ordine sulla bacheca dei rimandi per prevenirvi da un grosso fraintendimento: Dante's Inferno di "divino" ha ben poco. Caratteristica che potrebbe lasciare il tempo che trova se proposta agli "smanettoni folli" amanti dell'action game ingorante. Ma qui siamo in Italia, patria della cultura classica e della letteratura di qualità (quella che non si trova al supermercato, per intenderci!) e a NOI, araldi di cotanto vanto, questo gioco NON DEVE PIACERE.
Non è una critica bacchettona indirizzata a chi non riesce a decontestualizzare un'opera del calibro della Divina Commedia da uno scenario prettamente scolastico, no. E' una critica sadica al team Visceral Games (un nome, un programma) che, con il suo gioco, ha letteralmente avuto il coraggio di pisciare sulla memoria del sommo Dante Alighieri.

Perchè Dante's Inferno, oltre ad essere un action game piuttosto mediocre sia nella forma che nella struttura ( per riassumerlo in due parole; tedioso e frustrante), è la rivisitazione scialba ed impertinente di un percorso mistico che intraprese Dante per tutt'altre ragioni che esulano dagli argomenti banali scelti da Visceral.
Prima di tutto immaginare Dante in un contesto bellico, quello delle crociate, richiede uno sforzo non indifferente. Se poi lo dotate della "falce della Morte" e di un velo rosso a forma di croce , raffigurante i peccati che Dante deve espiare, cucito nella carne vuol dire che vi siete guadagnati un biglietto di sola andata per il manicomio.
Ma non è tutto! Beatrice, ovviamente, viene presentata come la "baldracca del demonio" e l'unico rimando pseudo intellettuale sono le sporadiche citazioni di Virgilio che ricalcano, alla lettera, il poema. Proseguendo nel gioco troviamo altre "perle di qualità", come la rivisitazione del buon vecchio Caronte "dimonio dagli occhi di bragia" visto come un testone gigante sulla prua del traghetto infernale (a cui fanno recitare i versi della porta degli inferi.....?) e di Cleopatra, boss del "V canto dell'inferno" nonché "mignottone gigante" che sguinzaglia dai capezzoli, a forma di bocca, pueri non battezzati.

In sostanza..."l'insalatone avariato" serve solo a stravolgere un'idea non originale che, per tragica ironia, avrebbe potuto funzionare in altre vesti.
Non dico di lasciar stare il tema stra-abusato dell'inferno e l'idea su cui si articola la vicenda del gioco...chiedo solo che il patrimonio della cultura mondiale venga rispettato.


Per questo e per altri motivi non mi sento di dare a Dante's Inferno un voto che superi il 6.
Se non potete fare a meno di violentare il vostro controller prendetelo pure...in qualsiasi altro caso, andate in libreria e con meno della metà dei soldi spesi compratevi un po' di sana cultura.


" ..e quindi uscii a riveder le stelle"


MASTODON live 04/02/09 Magazzini Generali

6.2.10


Sopportata a malapena la performance di apertura dei Totimoshi -ma lo stoner pseudo desertico non era defunto e decomposto? bah...- assistiamo ad un concerto meraviglioso.

Si tratta di vedere in azione, in un'atmosfera quasi intima, la band metal che artisticamente parlando si è messa alla guida del neonato millennio.

[è banale questa storia del millennio lo so ma io ci tengo parecchio, retoricamente mi serve a chiarire l'obbligo della musica e dell'arte in generale di compiere una scelta: andare avanti oppure fermarsi ed invecchiare; ecco, i Mastodon stanno superando tutti quasi in solitaria su quella via già indicata dal Re Cremisi]



Dicevo, i Magazzini Generali come locale si godono ma l'acustica fa pietà. Questo però non basta a rovinare uno show micidiale.

Montano due synth a bordo palco. E solo questo mette in crisi la mia percezione teorica dell'universo.
Salgono con la testa bassa e le barbe invadenti.
Parte Oblivion.
Sul maxischermo alla spalle del batterista si proietta una pellicola finta espressionista alla maniera di Svengali-Faust-Dr.Mabuse (delirio) che, citando elementi grafici presenti nel libretto di quel mega-capolavoro di Crack the Skye, accompagna i primi 60 minuti di esecuzione.
L'album viene riproposto in maniera divina a parte l'assenza di un paio di song centrali e qualche vocals traballante.
Chiude il diitico Crack the Skye-The Last Baron, battito accellerato, lacrime, gola secca, vertigini.

Puttana eva che band. Batteria sugli scudi, chitarra solista commovente.

Barba fotonica

Break di sintetizzatori che abbandoneranno lo show di lì a poco.
Parte il revival che pesca da Leviathan, Remission e Blood Mountain; ma non c'è storia, la Frattura nel Cielo è troppo in alto, troppo al di sopra, troppo avanti perchè la mezz'ora finale dello show sia all'altezza dell'esperienza appena precedente.
Cose che accadono quando la tua ultima fatica discografica è un'opera secolare...

Ma ci si diverte alla grande lo stesso, specie l'audience più giovane manifesta gioia incontenibile quando l'apoteosi psichedelica viene spazzata via dal macello sonoro di Iron Tusk e March of the Fire Ants; si scambiano sorrisi, headbanging a mille, mosh.

Mi fanno tenerezza.


E dopo 80 minuti si torna a casa con la dolceamara consapevolezza che il metal oggi possa avere una dignità solo in queste vesti. Che le banducole alla costante ricerca delle nuove Fool 4 Your Lovin' e Back in Black sono destinate solo alla cremazione. Che dare tutto sul palco non significa riproporre alla perfezione ogni passo della pantomima ma essere trascinati per i piedi e le budella dallo strumento che imbracci e da quelle idee immensamente più grandi ed importanti di te ma che dalla tua minuscola volontà sono nate.

L'heavy metal oggi è un'architettura aliena di dimensioni inconcepibili fatta di sangue e metallo nero che "da quassù, domina la valle".
Un monumento.
Un mastodonte.



Metallo Gratia Artis



E' innegabile

4.2.10


ed è anche molto chiaro, cliccate!

La fonte è qui.
Anche se io l'ho preso dal solito sito di schifezze giapponesi...