Devo ammetterlo: questo film è inquietante.
Inquietante, si. Ma a suo modo anche geniale. Di una genialità che sublima la mera follia e che scavalca qualsiasi improbabile ossimoro che potrebbe indurvi a pensare che questo sia l'ennesimo "epic fail" che mi accingo a recensire.
In verità Repo Men è qualcosa di più. E' "un'idea a prova di proiettile", un' amorevole citazione Dickiana sapientemente elaborata, una poderosa "sciacquata di bocca" portata a termine prima di citare l'universo fantascientifico di propietà di un unico, grande, pioniere che, nella sua follia, ha avuto modo di esplorarlo per intero.
Repo Men è un successo. L'unico che il qui presente ha avuto modo di scorgere tra le innumerevoli cagate che Hollywood ha avuto il coraggio di proporre (soprattutto a VOI) in questi ultimi tempi. E non è da intendersi positivamente solo perchè in prima base gioca un attore professionista come Jude Law e a seguire un "quasi anoressico" Forest Whitaker, no. Va elogiato anche perchè testimonia la rinascita di uno sceneggiatore decaduto (e sconosciuto) come Garrett Lerner che, tengo a precisare, fino a ieri portava a casa la "pagnotta" scrivendo per serie Tv di infimo rango (fatta eccezione per 11 episodi di Dr House).
Il tema su cui si articola la vicenda è semplice ed efficace. In un futuro prossimo gli organi artificiali saranno l'unico, grande, rimedio alle malattie genetiche/menomazioni/cancro. Ovviamente non saranno a buon mercato e l'utente, in una situazione abbastanza obbligata, avrà la possibilità di acquistarli...a rate. Ovviamente la prima conseguenza del mancato pagamento delle rate sarà il Repo Man, alias l'esattore. Un soggetto legalmente incaricato di recuperare l'organo "non pagato" con ogni mezzo a sua disposizione, violento o non.
Jude Law rientra in quest'ultima categoria, e nel suo mestiere va forte. E' un esattore di livello cinque, uno di quelli che non chiede "perfavore" o "posso" prima di aprirti letteralmente per riprendere qualcosa che non ti appartiene. Tutto sembrerebbe filare liscio (vita coniugale a parte) quando un incidente sul lavoro modificherà irreversibilmente il suo status di predatore capovolgendolo a quello di preda. La parte centrale, e finale, della vicenda lo vedrà vincolato ad un cuore artificiale che non può, e non vuole, pagare.
Il resto potete ben immaginarlo, o forse no?
Già perchè Repo Men è pieno di sorprese, belle e brutte...ma soprattutto belle. Condite come la miglior "cesar salad", del tipo che non sai mai quel che ti aspetta sul fondo.
C'è poi una colonna sonora azzeccatissima e perfettamente calzante. Qualche strizzata d'occhio, che non guasta mai, ai più grandi film di fantascienza degli ultimi 30 anni. Un uso dei colori geniale e, per chi se ne intende, qualche poderosa "pinza" camuffata a dovere.
In definitiva, il film più bello che mi sia capitato di vedere in questi ultimi, tristi, mesi d'agonia cinematografica. Ovviamente quest'ultima mia affermazione non coinvolge assolutamente Inception (che, per chi avesse voglia di approfondire, non ho ancora avuto modo di vedere).
Consigliato a tutti e bollato con un "approved!" che non ha nulla di soggettivo. Se riuscite a trovare qualche film del genere oggettivamente più decente di questo (escluso sempre inception, ovviamente) vi cedo volentieri il mio misero ruolo di collaboratore, nonchè fondatore, di questo spazio "dall'impatto sociale minore di zero".
Provare per credere.
VOTO: 8 1/2
Contenuti speciali:
-Repo Men non è da confondersi con "Repo Man", pellicola dell'84 con Emilio Estevez e Harry Dean Stanton.
-Rafforzativo del primo punto: Non è un remake!
-Jude Law è più stempiato che mai...eppure continua a piacere alle donne. Ergo, se siete stempiati non c'è comunque speranza per voi...solo Jude Law può portare con onore e successo la calvizia.
-Alice Braga è una piacevole riscoperta, mentre Liev Schreiber è una grande presenza.
2 commenti:
concordo, bellissimo!
finalmente un bel film!
si, è piaciuto molto anche a me! Forest due spanne sopra tutti. come sempre!
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