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Passare i limiti consentiti

11.5.10
L'ultima fatica di Slash


Slash, il tuo disco "solista" è talmente inutile, è talmente piatto, è talmente idiota che sei riuscito addirittura a far apparire sottotono uno come Myles Kennedy.
Un capolavoro della merda.
Mi sta bene il sound e le composizioni "moderne", mi starebbero bene (forse, non si sa) le derive pop dovute al fatto che dischi come il tuo DEVONO VENDERE per proprietà intrinseca ma hai tirato fuori una fila di 18 canterelli che non andrebbero bene neppure per la cresima del mio cuginetto (credimi, almeno questo, per conto mio, ti avrebbe salvato...).

Slash, in posa, finge confidenza col suo vecchio strumento


Forse hai voluto fare il verso alla poppaggine che domina nell'ultimo disco del tuo amichetto Axl ma ti è andata veramente una schifezza.
Non c'è un assolo; e anche se ci fosse, bèh, non me ne sono proprio accorto. Hai scatenato un'orgia di piattume, una raffica di emorroidi per chi riponeva un minimo di aspettative nel tuo act e hai cercato di coprire il tutto chiamando numeri della tua agenda a caso.
Hai messo in piedi delle canzoni ridicole ma veramente, fottutamente RIDICOLE! Ritornelli da doccia.
A gas.
Il tuo tentativo di far cantare Lemmy su un riff rubato ai Ramones non mi fa neppure tenerezza.
Fottiti.




Raven - Walk Through Fire


Ratt- Infestation

Ecco, per contrasto ti metto a fianco di queste ultime, recentissime, uscite dai nomi ben più stagionati e sepolti più in profondità del tuo. E ti faccio un regalo grosso perchè

NON

MERITI


ASSOLUTAMENTE

di essere accostato a questi due dischi vecchi, gratuiti, fuori tempo, morti in partenza. Perchè queste due band hanno una carica infinita di tutto ciò che tu non ci hai fatto vedere nella tua farsa di 70 minuti:
carisma
sound
intenzione
tiro
chitarre che tagliano i coni dello stereo
idee
melodie catchy nel senso buono, cioè non ti fottono entrandoti in testa dalla porta di servizio ma le ascolti in assoluta coscienza e pensi "bello, yeah, così, sì cazzo!"
sperma

sudore
sangue
fuoco

diocane nell'ultimo Ratt e nell'ultimo Raven, due ritorni che con la sola news di qualche mese fa mi hanno rovesciato fra le lacrime, c'è tutto quello che col tuo recente dischetto non sei stato in grado di darci:


il Rock



La prossima volta levalo tu il cappello.

2 commenti:

Attila ha detto...

Dai, su, non sparare così su un uomo con defibrillatore impiantato... sì, l'abum fa cagare a pezzettoni tipo confettura Santarosa, ma è un chitarrista mmmmmmalato!

;-)

Cordialità

Attila

Doner ha detto...

il disco di Slash mi ha stupito per inutilità
quello dei Ratt per freschezza
quello dei Raven per attitudine

giuro, mi aspettavo ben altro risultato.