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Warp Riders

30.6.10
Passare da una suggestione visiva all'altra, manenedo viva l'erezione.








E' sicuramente uno dei punti di forza dei The Sword.
E va a comporre un bel cesto di primizie assieme alle goduriose citazioni delle Chronicles di Giorgione Martin e ad un repertorio di classic metal ortodosso, splendido, fatto di pezzi così.














Offerte votive agli dei del rock.

L'ultimo act, quello con la magnifica cover sci-fi, esce a fine agosto.
Se la qualità di quest'ultima uscita seguirà la stessa inclinazione delle precedenti, abbiamo solo paio di mesi per decidere quale rock band del passato dovrà rinunciare al suo posto sul podio.

10 commenti:

Zorba il Greco ha detto...

Direi che la rottamazione degli Iron Maiden sarebbe più che opportuna.

Doner ha detto...

io partirei ancora più indietro, scalciando gli Zeps sul coccige.
certo l'attuale forma artistica della vergine acuminata getta una luce molto cattiva su tutta la loro carriera e ben li prepara agli ultimi passi fuori dal bordo della nave.

Zorba il Greco ha detto...

Ah, avevo frainteso. Pensavo tu volessi dire "quale vecchio ancora in attività deve levarsi dai coglioni, chè ormai ha già dato e vi son gli Sword a prenderne il posto." Comunque un paio di calci agli Zeps glieli diamo volentieri, soprattutto per la petulanza dei loro furries.

Doner ha detto...

cmq la tua è un'ottima intepretazione, la teniamo!

direi che prepariamo alla "passeggiata" Zeps, Irons e -rullo di tamburi sulle pelli dei sedili delle harley gayvison- i Manoval!!!
Che, francamente, non fanno proprio parte dell'insieme ROCK BAND secondo la codifica apportata dalla razza degli homo sapiens-sapiens, ma finalmente c'è il pretesto per levarceli dal cazzo, perchè non approfittare...

Zorba il Greco ha detto...

Ormai son curioso... qual'è la codifica della Rock Band con le maiuscole?

Doner ha detto...

Stando alle voci la più recente codifica di ciò che è musica rock si basa su quanto segue

partiamo dalla definizione di poesia dataci da Arturo Graf:

Poesia è pensier che manifesta/ E stringe il Vero in simboli profondi,/ E' fuoco sacro sull'altar di Vesta,/ Luce di templi, sinfonia di mondi.

Accantoniamo fuori della definizione i contenuti semantici, verbali e simbolici in favore di quelli unicamente sonori. Ne otteniamo la descrizione di una forma d'arte che, partendo da una sensibilità intima e soggettiva dell'ascoltatore accede ad un campo noumenico ove ciascun elemento non è riproducibile nel fenomenico in altra forma che non sia una sequenza più o meno ordinata di suoni.
Questa esclusività di rappresentazione differenzia il rock dalle altre forme di musica (eccetto quelle che tendono al rock inconsapevolmente come certa classica e certa elettronica), le quali ritrovano connessioni e quindi aspetti riproducibili in comune con le altre arti se non addirittura con svariate componenti della vita reale.
L'effetto sull'ascoltatore è quello di un'ELEVAZIONE TOTALE dell'individuo, che ne conivolge le sensazioni fisiche, l'intelletto (se presente) e ne altera pesantemente la capacità emotiva.
Anche per questo motivo alla musica rock vengono facilmente riconosciuti connotati divini o religiosi; altro non è che una scorciatoia dell'ascoltatore che cerca di identificare e comprendere col ragionamento la dimensione ideale evocata dalle note.

Zorba il Greco ha detto...

Insomma, sballone a tutto bordone!

Doner ha detto...

vuoi dire che non mi becco neppure un insulto per una dichiarazione del genere?
;)

Zorba il Greco ha detto...

Scrivi troppo epico, dio zampirone!

Doner ha detto...

epico...

ecco l'insulto che stavo aspettando

grazie