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La rabbia impotente...

17.9.09
Evil Dad...non è un film di Sam Raimi.
E' il titolo di un articolo riportato sulla prima pagina di un quotidiano australiano...e Dio solo sa quanto vorrei fosse il preludio alla recensione di un film horror.
Putroppo anche questa volta si parla di fatti veri, di quelli che la pelle d'oca te la fanno venire per davvero. Un uomo (non vogliatemente, devo classificarlo nel genere umano per dovere di cronaca, ma lo chiamerei volentieri bestia) di sessant'anni ha segregato la figlia per decenni (30 anni) minacciandola e s
tuprandola. Il caso è del tutto emulo a quello che vide coinvolto l'austriaco Josef Fritzl, che tenne rinchiusa la figlia in un buco per 24 anni con i sette figli nati dalle molteplici violenze.
Ora chiedetemelo e vi risponderò; "si, sono arrabbiato...ma di una rabbia impotente".
Non esiste al mondo psicologia in grado di sondare la mente di un uomo che arriva a realizzare, ma soprattutto a mettere in pratica, un atto
del genere. Figuriamoci di un padre poi.
Non esiste, in questa dimensione, una pena consona ad un crimine che è in grado di rendere obsoleta e ridicola la pena capitale.
Per quanto io mi reputi una persona "normale" non sono in grado di convertire in lettere i pensieri che sto maturando su quel che potrei fare ad un essere del genere se solo lo avessi a portata di mano.
E se vogliamo dirla tutta, non credo che al di là della vita vi sia un giudice in grado di condannare adeguatamente un essere sprovvisto d'anima.
La mia è una rabbia impotente...che mi ricorda quanto sono piccolo in questo fottuto universo.



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