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Get into the Spirit!

30.11.09

La copertina qui sopra rappresenta l'ultima fatica del metal god.
Cioè una raccolta di canzoni natalizie.

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Mi spiego meglio.
Rob Halford non ha mai avuto una vera e propria carriera solista. Dopo lo split coi Judas Priest e dopo il fallimento commerciale dei progetti Fight e Two, nel 2000 esce con il discreto Resurrection, in un periodo di massiccio revivalismo per la vecchia scuola, e si fa una cinquantina di concerti con turnisti di livello eccelso; due anni dopo accade la stessa cosa con Crucible, che però non può competere col precedente nonostante la produzione sia ancora firmata Roy Z (cioè l'uomo che riportò l'ugola di Dickinson agli onori della storia).
Niente di eccezionale insomma, il suo mestiere è cantare, il suo nome vende benino e tutto è andato liscio come doveva. Ma è un liscio preoccupante, piatto, deludente.

Poi c'è stata la reunion coi Priest, due dischi su cui non commento, polemiche, pareri negativi sul suo stato di salute generico e vocale ma, insomma, il meccanismo "gira" ed il rispetto dei fans e dei colleghi non viene meno, anzi.


Eppure continua a mancare il pugno di Odino. La conferma definitiva, il gesto di consacrazione, la didascalia nel cielo "I AM THE METAL GOD!". Un'affermazione potente, che cancelli la miriade di paroline e parolacce spese su di lui, sul suo declino canoro, sulla sua fragilità, sull'omosessualità dichiarata. Perchè una divinità caduta non la venera nessuno. Piuttosto la vogliamo morta ma non in declino. Nella musica funziona così.

Bruce Dickinson, Ozzy, Dio e (pochissimi) altri del loro calibro questa conferma l'hanno già espressa. Manca solo il Rob. La bandiera a scacchi del nuovo millennio porta il suo nome.
E lui che fa?


[suspance]


Esce con Winter Songs.
Un disco di canzoni natalizie, tradizionali ed inedite. Ed in giro per il web le recensioni sono addirittura positive.
Originalissimo.
Conrocorrente.
Uao!

E' tipo la centesima volta che accade soltanto negli ultimi 10 anni.
Pescando nella mischia ricordo che mi ha fatto scuotere la testa l'impresa analoga dei Twisted Sister, mi ha incuriosito (e fatto godere non poco) quella dei Jethro Tull ma poi... francamente non vedo tanta possibilità per prodotti di questo genere. Specie da parte di chi E' TENUTO a lavorare con una certa qualità.


Quindi...

quindi stavolta va bene così!

E' che in realtà io sono un freak natalizio dei peggiori.
Qualsiasi cosa riguardi il natale mi catapulta immediatamente negli anni '80, quando un pupazzetto di He-man era più grosso della mia faccia e l'atto di scartarlo era la cosa più vicina all'orgasmo che potessi conoscere.
Negli ultimi anni, da quando ho preso in mano la "gestione del folklore natalizio" della casa, mi sono drogato pesantemente di Trans Siberian Orchestra, Barclay James Harvest acustici, Yes, Blackmore's Night, i sopracitati Tull e altri mentre facevo l'albero di Natale o sistemavo i pupazzetti e le coccarde... ci credo un casino, non ci sono scuse,
Sono un sentimentale sfigatissimo.

Se per voi il Natale "non è metal", sappiate che la penso molto diversamente!

Per cui, Rob, sei un mattacchione e la tua pietra miliare puoi tenertela ancora per qualche anno.
Per stavolta va bene così.
Mi fido.
So che cosa succede ai tuoi dischi quando ci metti il cuore. E qui sicuramente c'è.

Vorrà dire che tra due settimane, mentre appendo la stella luminosa, nello stereo passerà il tuo Winter Songs.

Un abbraccio.
E salutami Roy, digli che ormai sono pronto a seguirlo ovunque vada.






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